mercoledì 14 marzo 2007

DA CORRIERE.IT

Matteo Cambi, l'inventore del marchio Guru
«Sono stato con la Gregoraci e le altre»
«Ma non pagavo per questo: ho 30 anni, non ho mai avuto bisogno di mettere mano al portafogli. Me la giocavo da solo»
MILANO — Matteo Cambi, c'è anche il suo nome nel fascicolo dell'inchiesta su Vallettopoli... «Sono stato sentito come persona informata dei fatti».Al pg avrebbe confermato che Fabrizio Corona le ha procurato ragazze per alcune serate promozionali e di intrattenimento. «Esatto. Ho un contratto di collaborazione con l'agenzia di Corona da parecchi anni, non ricordo più da quanti».Per 20 mila euro al mese? «Mi pare, se ne occupa il mio ufficio stampa interno».In cosa consiste? «E' un contratto a livello aziendale con la mia Guru per organizzare eventi, procurare personaggi e redazionali sulle riviste di gossip».Tanto è vero che per anni lei è stato paparazzato con ragazze, sempre diverse. Il play boy, scrivevano. «Già».Per «amore» o per denaro? «Ho trent'anni e non ho certo bisogno di pagare qualcuno...».Ma queste ragazze gliele procurava Corona o no? «Sì, ma per i miei eventi».E non le ha mai detto che poteva anche andare oltre? «No. Ripeto, ho trent'anni e quando ho cominciato col mio lavoro e con i personaggi ne avevo 25, non avevo certo bisogno di qualcuno che mi procurasse ragazze».Non ha mai avuto «storie» con i «personaggi»? «Sì, ma semplicemente perché si sono create le situazioni... Insomma me la sono sbrigata da solo. Me le sono giocate».Quante? «Cinque "storie", questa è tutta la mia grande attività di play boy...».Nomi? «Al pm ho fatto il nome della Gregoraci, ma è successo prima che si fidanzasse con Briatore».Parla sempre al passato, ora non succede più? «Da un anno ho una compagna, una ragazza normale di Parma e sto bene. E poi ormai l'azienda è lanciata e non ho più bisogno di testimonial. L'ultimo evento organizzato con Fabrizio è stato in settembre, l'inaugurazione del mio negozio a Milano. E sapete cosa è successo? Il testimonial protagonista, la Sylverstad, se ne è andata a metà serata perché c'erano troppi paparazzi. Ora se avessi pagato per altri scopi se ne sarebbe andata così a metà?».Mai pagato per bloccare foto sconvenienti? «Mai» Una volta ha chiesto una ragazza per andare a cena a casa di Berlusconi? «Sì, per rappresentanza. Non l'hanno trovata».Non si è mai accorto di giri equivoci? «Mai. E poi io non vivo a Milano, non frequento gli ambienti milanesi. Capito per i miei eventi e poco più. Troppo poco per vedere».Nell'ultimo anno si è defilato perché ha sentito puzza di bruciato? «E' successo in tempi non sospetti. No, non mi sono spaventato, semplicemente ho deciso di occuparmi dell'espansione commerciale dopo aver spinto molto sull'immagine».
Paola Pollo

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